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PIERO GILARDI. Tutto ciò che è, è nella natura
28 Maggio 2022 @ 18:00 - 19 Marzo 2023 @ 22:00

La nuova mostra ospitata al Museo della Città, in corso dal 28 Maggio 2022 al 8 Gennaio 2023.
Progetto a cura di The Musketeers
Curatela scientifica di Gianni Schiavon
Con la collaborazione di
Galleria Giraldi, Livorno
Gufram
Fondazione Centro Studi Piero Gilardi
Catalogo a cura di The Musketeers
Questa antologica di Piero Gilardi al Museo della Città di Livorno, parallela a quella dedicata ai Tappeti-Natura dalla Magazzino Italian Art Foundation di New York, ripercorre compiutamente l’intero mezzo secolo di attività dell’artista torinese, spaziando dalle opere degli anni Sessanta, di cui in mostra è esibito un cospicuo nucleo e soprattutto il grande Prototipo di Moquette del 1965 – dal quale i Tappeti-Natura prendono vita e forma – agli oggetti di design frutto della felice collaborazione con Gufram, sino ai disegni, i manifesti e le maschere testimoni dell’intensa attività politica e sociale che ha impegnato Gilardi dal 1968, per culminare con le opere del nuovo millennio: un percorso coerente ed al tempo stesso sorprendentemente articolato, in questa occasione rappresentato in tutta la sua felice e accattivante potenzialità espressiva e concettuale.
Piero Gilardi, torinese, classe 1942, è uno degli artisti italiani più noti a livello internazionale tra quelli della sua generazione, capace già nel 1965, appena ventitreenne, di stravolgere le regole consolidate della pittura e della scultura fornendone una commistione nei cosiddetti Tappeti-Natura: frammenti di ambienti naturali riprodotti intagliando un materiale innovativo e mai prima utilizzato in arte come il poliuretano espanso, lavorato per mezzo dell’utilizzo di forbici e taglierini alla ricerca di un realismo assoluto nelle forme come – attraverso la pittura – nei cromatismi. In bilico tra una fruizione non più soltanto visiva ma anche pratica e ludica, unita ad un mai celato intento di denuncia nei confronti dell’industrializzazione crescente e della conseguente alterazione degli ambienti naturali, l’opera di Gilardi conquistò immediatamente vasti consensi attraverso le mostre personali tenute a Torino, Parigi, Milano, Amburgo, Amsterdam, Bruxelles, Colonia e New York, capaci di proiettare l’artista alla ribalta internazionale, mentre contemporaneamente andava affiancando all’attività pratica l’elaborazione teorica delle nuove tendenze quali Arte povera, Land art e Antiform art, fornendo un fondamentale contributo teorico nella realizzazione delle prime rassegne internazionali delle nuove espressioni artistiche quali Op Losse Schroeven allo Stedelijk Museum di Amsterdam e When Attitudes Become Form alla Kunsthalle di Berna. Per tutti gli anni Settanta Gilardi fu artisticamente impegnato nelle formazioni della cosiddetta “nuova sinistra” extraparlamentare, abbracciando una creatività collettiva e spontanea e operando in vari ambiti sociali e culturali, dal Nicaragua al Kenya, fino ai territori dei nativi americani. Il pieno ritorno alla produzione artistica avverrà nel 1980, mentre a partire dal 1985 le nuove tecnologie lo condurranno rapidamente alla realizzazione di installazioni interattive multimediali. Recentemente il Centre Georges Pompidou di Parigi ha acquisito due sue opere storiche per la propria collezione mentre nel mese di maggio Gilardi è omaggiato con una grande mostra antologica alla prestigiosa Magazzino Italian Art Foundation di New York. L’evento immaginato per Livorno, unica data italiana dell’artista in questo 2022, ripercorre attraverso oltre sessanta opere selezionatissime l’intero mezzo secolo della sua attività ponendo la città come sede di una delle più importanti mostre di arte contemporanea – a livello non soltanto nazionale – tra quelle dell’anno in corso.