I Bottini dell’Olio

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La storia del museo

La selezione di opere d’arte contemporanea proviene dall’ex Museo di Arte Progressiva di Villa Maria di Livorno, un progetto museale per l’arte d’avanguardia, curato da Vittorio Fagone, Lara Vinca Masini e Aldo Passani, che prese forma negli anni 1974/1975 e si concluse alla fine degli anni ‘80 del ‘900. Fra le opere provenienti dal Museo di Villa Maria si annovera il Grande Rettile di Pino Pascali e importanti lavori di Manzoni, Castellani, Griffa, Nigro, Tancredi Parmeggiani, Trafeli, Uncini, Vedova e Baruchello fra gli altri. Questo progetto è stato realizzato nell’ambito dell’intervento di recupero e riqualificazione urbana P.I.U.S.S.- Piani integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile “Livorno città delle opportunità”

Il nuovo Museo della Città di Livorno è stato inaugurato il 30 aprile 2018 e fa parte del Polo Culturale Bottini dell’Olio, incastonato nel cuore dello storico quartiere della Venezia Nuova.

L’intero complesso è dislocato su due piani ed è sede al piano superiore della Biblioteca Comunale aperta dal 2017. La struttura museale trova spazio nell’antico edificio dei Bottini dell’Olio, ristrutturato e ampliato, un grande deposito oleario del ‘700 voluto da Cosimo III con ampi ambienti e volte a crociera, un tempo adibiti alla conservazione dell’olio ed oggi luogo dedicato a mostre temporanee.

Il nuovo Museo della Città conta anche una preziosa collezione permanente d’arte contemporanea, collocata negli interni barocchi della Chiesa sconsacrata di piazza del Luogo Pio, a fianco dei Bottini dell’Olio e con questi collegata, che ospita nelle sue sale dipinti e sculture di artisti italiani famosi a livello internazionale.

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